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  • Текст песни Francesco Guccini - Van Loon

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    Тут находится текст песни Francesco Guccini - Van Loon, а также перевод, видео и клип.

    Van Loon, uomo destinato direi da sempre ad un lavoro più forte
    Che le sue spalle o la sua intelligenza non volevano sopportare
    Sembrò quasi baciato da una buona sorte
    Quando dovette andare
    Sembra però che non sia mai entrato nella storia
    Ma sono cose che si sanno sempre dopo
    D'altra parte nessuno ha mai chiesto di scegliere
    Neanche all'aquila o al topo
    Poi un certo giorno timbra tutto un avvenire
    Od una guerra spacca come una sassata
    Ma ho visto a volte che anche un topo sa ruggire
    Ed anche un'aquila precipitata

    Quanti anni, giorno per giorno, dobbiamo vivere con uno
    Per capire cosa gli nasca in testa o cosa voglia o chi è
    Turisti del vuoto, esploratori di nessuno
    Che non sia io o me
    Van Loon viveva e io lo credevo morto
    O, peggio, inutile, solo per la distanza
    Fra i suoi miti diversi e la mia giovinezza e superbia d'allora
    La mia ignoranza
    Che ne sapevo quanto avesse navigato
    Con il coraggio di un Caboto fra le schiume
    Di ogni suo giorno e che uno squalo è diventato
    Giorno per giorno, pesce di fiume
    Van Loon, Van Loon,
    Che cosa porti dentro, quando tace
    La mente e la stagione si dà pace
    Insegui un'ombra o quella stessa pace l'hai in te
    Vorrei sapere
    Che cosa vedi quando guardi attorno
    Lontani panorami o questo giorno
    È già abbastanza, è come un nuovo dono per te

    Van Loon, Van Loon
    A cosa pensi in questo settembrino
    Nebbieggiare alto che macchia l'Appennino
    Ora che hai tanto tempo per pensare, ma a chi
    Vai, vecchio, vai
    Non temere, che avrà una sua ragione
    Ognuno ed una giustificazione
    Anche se quale non sapremo mai, mai

    Ora Van Loon si sta preparando piano al suo ultimo viaggio
    I bagagli già pronti da tempo, come ogni uomo prudente
    O meglio, il bagaglio, quello consueto, di un semplice o un saggio
    Cioè poco o niente
    E andrà davvero, ed un suo luogo o una sua storia
    Con tutti i libri che la vita gli ha proibito
    Con vecchi amici di cui ha perso la memoria
    Con l'infinito
    Dove anche su quei monti nostri è sempre estate
    Ma se uno vuole quell'inverno senza affanni
    Che scricchiolava in gelo sotto le chiodate scarpe di un tempo
    Dei suoi diciott'anni
    Dei suoi diciott'anni

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