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  • Текст песни Murubutu - Scirocco

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    Тут находится текст песни Murubutu - Scirocco, а также перевод, видео и клип.

    Strofa 1 (Murubutu):
    E guardandolo dal parco in Via del Cardo
    E là il sole era un araldo, il cantico del caldo
    E il cielo là colava stanco sulle auto
    Su ogni sguardo il suo marchio pallido
    E tutto là era grigio e bianco
    Uffici e traffico, ogni parco era un camposanto
    E ogni palazzo una caserma, una casella
    Un pachiderma esausto in calce e amianto
    Fuggirò via da questo porto franco, posto infausto
    Appronta l'occhio all'impatto
    Periferia di fiumi e scarti
    Scie di lumi a scatti
    Vie di lupi al pascolo e allo sbando
    E questo spazio schiaccia i sogni in due minuti
    Uno sull'altro come sul nastro (Come sul marmo)
    Polverizzandoli in un lancio verso l'alto
    Come in un lampo
    E coriandoli nell'animo
    Ma un vento riscaldava i pensieri della mattina
    E là Paolo guardava il mondo seduto su una panchina in ghisa
    Riuscirò mai a fuggire da 'sta linea?
    I contorni della mia vita sui bordi di 'sta provincia grigia
    O starò qui come il muschio di stazione?
    Con la gioia che si squaglia dopo ore dietro il bancone
    Con la noia che si incaglia negli occhi delle persone
    Poi ne esce fuori al buio nel fumo delle stagnole
    Solo il vento di Scirocco mi da una speranza
    Lui che passa e riscalda ogni landa sfiorandola
    L'unico capace di scappare oltre 'ste strade
    Che anche quando resta in loco dopo poco riesce a andarsene
    Lui che spira e danza, vira e s'alza
    Accorda gocce di piogge con linee d'aria
    Attraversa il tempo e il mare, il temporale e le montagne
    Poi si ferma a amoreggiare con le vele nelle darsene
    Paolo guardava i pressi, i confini farsi più stretti
    E gli amici farsi più spettri e i profili dei tetti in eternit
    Che cosa aspetti lascia in fretta effetti affetti
    Via i lucchetti alla Benelli a due tempi senza gli specchi
    Quando avviò la moto là era un giorno buono
    Chi vedendolo per strada chiese: "Paolo dove vai?"
    "Seguirò il vento e non ho scopo, non ho un luogo
    Ma una mappa dettagliata per riuscire a non tornare mai"

    Ritornello:
    E via da qui
    Viaggio sulle strade d'aria
    Andando verso Topia
    Via da qui
    Ma dimmi dove, eh!
    E via da qui
    Viaggio sulle strade in alto
    Verso rotta ignota, man
    E via da qui
    Ma dimmi dove, see!

    Strofa 2 (Rancore):
    Questo mondo, sregolato
    Ha un volto, screpolato
    Bestie, nei carceri che pregano in apnea
    Feste in quest'arcipelago, sgretolato
    Che il vuoto intorno lo crea per dopo sentirsi Pangea
    Paolo sentirà lamenti provenienti da
    Continenti sommersi che cantano i versi di quell'epopea
    Ora che sta su un prato salato che conterà
    Rose dei venti crescere tra l'alta e la bassa marea
    Il crepuscolo che fu svegliato fu platea
    Di un pubblico che poi si presentò come un cielo stellato
    Un velo, Paolo irrigidì ogni muscolo ed accelerò
    Passando dall'asfalto rovinato allo sterrato
    Nero, come un buco dentro al buio mentre agli angoli
    Nei boschi si udivano i vecchi proverbi degli alberi
    I mostri non li hai mai distrutti tutti copiandoli
    Le armi che hai comprato ora le butti, coriandoli
    Il pubblico di stelle applaudendo lasciò il teatro
    L'aurora che iniziò ad auto-ritrarsi di sfumato
    E Paolo all'ultimo rintocco chiese a quell'aurora che albeggiava
    Un ultimo ritocco al quadro
    La moto fu trovata ma non era danneggiata
    Era un accrocco al centro di una strada senza carreggiata
    La città amareggiata, l'atmosfera mortuaria tra le ombre
    La provincia grigia pianse: non conobbe strade d'aria
    Capito? Ciò che Paolo disse a quell'aurora
    Che come pittrice gli sembrò disinibito "Sciocco!
    Dipingimi anche trasparente come una parola
    Ma dipingimi per sempre come vento di Scirocco
    No non è un concetto importante che poi non torno
    Non sarò né semestrale né facile da ammaestrare
    Ed è andando a braccetto con il Levante e col Mezzogiorno
    Che voglio strappare il mare e lanciarlo contro il Maestrale
    Io voglio soffiare, gonfiare, annaffiare ogni candela
    Rubare foglie di fuoco lasciando un tronco di cera
    Io quella sera rubai solo per te
    La rosa più ventosa dal prato salato dei rosai"
    L'aurora staccando un petalo a sudest
    E usandolo come pennello
    Dipinse la storia ai grandi marinai
    Ora si racconta che c'è un vento che porta
    Una mappa con la rotta giusta
    Per riuscire a non tornare mai

    Ritornello:
    E via da qui
    Viaggio sulle strade d'aria
    Andando verso Topia
    Via da qui
    Ma dimmi dove, eh!
    E via da qui
    Viaggio sulle strade in alto
    Verso rotta ignota, man
    E via da qui
    Ma dimmi dove, see!
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    Аврора отделяет лепесток для сумасшедшего
    И используя его как кисть
    Он нарисовал историю великим морякам
    Теперь вы говорите, что есть ветер, который ведет
    Карта с правильным маршрутом
    Быть в состоянии никогда не вернуться

    Припев:
    И отсюда
    Путешествие по маршруту
    Идти в сторону топы
    Здесь
    Но скажи мне, где, а!
    И отсюда
    Путешествовать на дорогах
    Максимальный маршрут, человек
    И отсюда
    Но скажи мне, где, посмотри!
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